Antonio Di Pietro, il moralizzatore d'Italia è un baby pensionato

Continuando a spulciare "Sanguisughe: le pensioni d'oro che ci prosciugano le tasche", l'ultimo libro-denuncia di Mario Giordano, attualmente direttore di News Mediaset nonché editorialista de Il Giornale, oggi ti parlo del grande eroe di Mani Pulite: Antonio Di Pietro.

Sapevi che il Tonino nazionale è un baby pensionato che riceve un vitalizio dal 1 settembre 1995, cioè da quando aveva appena 44 anni?

Si, hai letto bene.

Di Pietro, l’eroe di Mani Pulite, il moralizzatore d’Italia, l’uomo che tuona contro ogni privilegio, è in pensione dall'età di 44 anni!

L’onorevole Di Pietro prende la pensione da magistrato: un assegno mensile di 2644,57 euro lordi, 1956 euro netti.

A dire la verità, leggendo il libro di Giordano ho scoperto che ci sono persone che percepiscono molto più di lui, delle cifre mostruose (di cui ti racconterò in altri post), ad ogni modo, i quasi 2 mila euro netti del simbolo di Mani Pulite sono decisamente molto più di una normale pensione.

Ma lo scandalo nello scandalo, è che questi soldi si cumulano senza alcuna decurtazione, al ricco stipendio da parlamentare.

Niente male per il moralizzatore d'Italia, per quello che ogni giorno tuona contro la classe politica, non è vero?

Naturalmente, è bene precisare che Antonio Di Pietro non ha rubato assolutamente nulla, ha solo usufruito dei privilegi che la Magistratura prima (mandandolo in pensione a 44 anni) e il Parlamento dopo (permettendogli di tenersi la pensione nonostante fosse eletto e prendesse un lauto stipendio parlamentare), gli hanno messo a disposizione.

Anzi, posso garantirti che Di Pietro è in gran bella compagnia, perché se tu conoscessi tutti i nomi dei politici che siedono in questo momento in parlamento (di destra e di sinistra) ed oltre allo stipendio parlamentare percepiscono anche una pensione, ti verrebbe un mal di stomaco atroce.

Nel mio caso, quando ho finito di leggere il libro ero talmente "incazzato" che sarei voluto scendere subito in politica per mandare a casa questa gente.

La verità è che io da solo non ci riuscirò mai, ma voglio gridare su questo blog la mia indignazione, perché come dice lo stesso Mario Giordano nelle prime pagine del suo libro:

"Noi non possiamo far finta di niente. Perché c'è un limite oltre il quale il silenzio diventa complicità".

Non so tu, ma io non voglio essere complice di questi abusi, di questi inganni della classe politica italiana.

Al prossimo post, dove ti racconterò la storia di qualche altro pensionato "famoso".

Giancarlo Fornei


Ps
a pag. 80 del bellissimo libro di Giordano, trovi tutti i riferimenti sulla pensione a Di Pietro.

Leggilo, perché oltre ad aprirti gli occhi è giusto che anche tu sappia come la casta politica goda di privilegi che non racconterà mai in giro.

ps2
a questo link, trovi invece un bellissimo articolo su Di Pietro e le baby pensioni, tratto dal TGCom.

Commenti

  1. Quasi un anno fa scrissi questo post, indignato per i privilegi della casta e, in particolar modo, per i privilegi che anche l'Onorevole Di Pietro godeva...

    La casta ha continuato a godere di questi e altri priviegi e mi sempre più scivolata verso il basso, mentre devo ammettere che le mie simpatie per Antonio Di Pietro sono aumentate...

    Oggi, lui e i parlamentari dell'Italia Dei Valori, sono forse gli ultimi baluardi di democrazia, serietà e giustizia rimasti nel parlamento italiano.

    Gli unici a battersi per eliminare i privilegi, per la povera gente, per chi non riesce ad arrivare a fine mese, per dei valori, appunto...

    Caro Onorevole Di Pietro, pur continuando a pensare che sia profondamente ingiusto percepire una baby pensione come la sua, riconosco che Lei si sta battendo come un leone, mettendo la sua passione al servizio di noi cittadini...

    mi riconosco in quel suo essere sanguigno, in quella passione che mette e dalle stesse pagine di questo blog, Le comunico che alle prossime politiche, Lei, avrà il mio voto e mi batterò per portarle più voti possibili...

    perchè sbaglierà anche i congiuntivi (del resto, talvolta li sbaglio anch'io quando sono in aula), ma almeno so che è in parlamento per rappresentarmi e non per i propri comodi...

    Con stima, un ex berlusconiano di ferro

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