Maxi buco all'Asl di Massa - Caccia al tesoretto di Giannetti

Oggi pubblico pari pari un bellissimo articolo del giornalista Alberto Sacchetti (caro amico, nonché bravo giornalista, che saluto dalle pagine di questo blog), tratto da La Nazione del 24 aprile corrente anno.

L'articolo di Alberto parla delle prime ammissisoni dell'ex direttore amministrativo dell'Asl di Massa Carrara, Ermanno Giannetti, sui buchi, presunti o reali dell'Asl della mia zona.

Ti consiglio di leggere tutto l'articolo, perché è molto significativo, di come in Italia, venga gestita la cosa pubblica.

Giancarlo Fornei

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Prime ammissioni al pm dell'ex direttore. "Facevo la bella vita".
Prime ammissioni sul giallo del maxi-buco da 270 milioni nei bilanci dell'Asl di Massa Carrara sul quale sta facendo luce la Procura apuana con un'inchiesta-terremoto.
L'ex direttore amministrativo Ermanno Giannetti, indagato per peculato e falso in bilancio, durante i recenti interrogatori avrebbe infatti dichiarato al sostituto procuratore Alberto Dello Iacono, titolare dell'inchiesta, che con i soldi dell'Asl apuana faceva la bella vita.
Inoltre, avrebbe confermato alcuni episodi relativi alla gestione dell'azienda sanitaria di Massa Carrara e ad ammanchi, tenendo a precisare di aver tenuto per sè i soldi, e parlato di viaggi in Serbia (dove si sospetta che potrebbe esserci un "tesoretto"), giustificandoli con la sua passione per la caccia.
Sia lui che i due ex direttori generali dell'azienda sanitaria apuana, Antonio Delvino (indagato) e Alessandro Scarafuggi, ma anche i sindaci revisori in carica dal 2003 al 2010 all'Asl 1, per questa vicenda del buco nero devono versare alla Regione Toscana, a titolo di risarcimento, complessivamente 224 milioni di euro.
La cifra più consistente, con la diffida che è scaduta il 10 aprile, riguarda Giannetti.
Probabilmente proprio per recuperare parte degli 88 milioni che gli sono stati chiesti dal governatore Rossi, martedì scorso la Guardia di Finanza ha sequestrato il canile deserto di Pugnana e l'appartamento di Fivizzano, di sua proprietà.
Dalle indagini che lo riguardano sarebbero emersi mandati di pagamento e assegni formalmente ineccepibili ma che di fatto potrebbero aver portato nelle tasche dell'ex direttore amministrativo e di altri (anche di dipendenti dell'Asl) soldi che sulla carta erano destinati a pagamenti di forniture o di servizi.
La Procura attraverso gli esperti della Finanza apuana, sta ricostruendo fatti, analizzando migliaia di mandati di pagamento sospetti per spese destinate a fini non istituzionali ma privati, seguendo passaggi di assegni per far luce sul maxi-buco.
Al momento sono solo due gli indagati ma gli inquirenti stanno svolgendo accertamenti alla ricerca di altre persone con responsabilità (per aver intascato denaro o per omissioni).
Secondo il deputato del Pdl Lucio Barani "anche nel 2011 l'Asl 1 è in disavanzo di quasi 20 milioni di euro e il presidente Rossi ha chiesto al direttore generale De Laurentis di ridurre di 14-15 milioni di euro i costi dell'azienda entro la fine dell'anno".
Infine, per il parlamentare, l'assessore regionale della sanità Daniela Scaramuccia "non ha alcuna autonomia di scelta, perchè rimane Rossi l'assessore alla tutela della Salute".
Fonte: Alberto - Sacchetti La Nazione - 24 Aprile 2011
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