Tre dei migliori economisti italiani bocciano la riforma del lavoro...

Sarà un caso, ma Tito Boeri (economista e docente di economia del lavoro alla Bocconi di Milano), Michele Tiraboschi (economista e allievo di Marco Biagi) e Pietro Garibaldi (economista e professore straordinario di economia politica all'Università di Torino), tre dei migliori economisti che abbiamo in Italia, bocciano la riforma del lavoro.

Intervistati da Isidoro Trovato sul Corriere della Sera, affermano testualmente (alcuni estratti dell'intervista): 
Tito Boeri: "Forse si poteva puntare a ridurre il costo del lavoro per incentivare l'occupazione. E invece questo testo lo aumenterà soprattutto per i contratti a tempo determinato".

Michele Tiraboschi: "Hanno politicamente smantellato la legge Biagi, si assisterà a un salto indietro di dieci anni." Ed ancora Tiraboschi: "Invece così si dice o tempo indeterminato o niente. E meno male che il posto fisso era considerato monotono".

Pietro Garibaldi: "In effetti ci sono diversi elementi non condivisibili: : l'aumento del costo dei contratti intermittenti rischia di ricadere sulle spalle dei lavoratori". Sempre Garibaldi: "Appare evidente ai più che l'articolo 18 rischia di aumentare l'incertezza e la durata dei processi".

Insomma, 3 dei migliori economisti italiani bocciano le riforma del lavoro appena varata dal governo dei tecnici.

In pratica, hanno affermato, tutti e tre, che la riforma aggrava il costo del lavoro.

Pur non essendo un economista, sono in grado di capire che l'aumento del costo del lavoro non stimolerà per nulla gli imprenditori ad assumere persone nuove.

Era questo lo spirito della riforma?
Se si, l'hanno azzeccata.

Giancarlo Fornei

Fonte: Corriere della Sera - 23/03/12

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